lunedì 2 agosto 2021

Solo come un cane.

 "Solo come un cane:

quante volte hai sentito questa espressione?
Tantissime immagino, come me.
Eppure non riuscivo a farmi una ragione del perché si adoperasse così tanto.
Se ci ragioni su il cane è l’animale sociale per eccellenza.
Se non ha un padrone bipede al quale donare affetto sconfinato,
si riunisce a branchi di suoi simili allo stato randagio.
Quindi perché sarebbe solo?
Perché a volte è in un muto orto solingo
– ah la poesia! –
padronale a fare la guardia?
Potrebbe essere, ma non mi convince…".
Ho letto queste riflessioni su internet, riflessioni che mi sembrano giuste. Queste incongruenze si risolvono solo se si tiene conto del fatto che le frasi particolari di lingua spesso non vanno lette come se esse appartenessero all' ultimo strato in superfice di quella lingua, la quale generalmente affonda le radici fino allo strato profondo in comune con altre lingue dello stesso ceppo, almeno.
Così io suppongo che la frase potesse essere all'origine o giù di lì qualcosa come il tedesco alein wie keiner 'solo come nessuno (keiner)' pronunciato più o meno come alàin vi kaine(r). La frase, approdata tra noi è stata intesa come : solo come un cane (keiner).
Mi piace
Commenta
Condividi

Nessun commento:

Posta un commento