domenica 27 marzo 2022

Espressione aiellese-abruzzese Në’ mmë në dicë corë.

 


      L’espressione, usata anche nella forma Në’ mmë dicë corë ci arriva direttamente dal latino ed ha il significato di ‘non ne ho voglia’, letteral. ‘non me ne dice (il) cuore’ o ‘non mi dice il cuore’.   E’ proprio l’assenza dell’articolo dinanzi a corë la spia sicura della presenza diretta del latino, il quale, come è noto,  non aveva articoli: in latino la forma doveva essere Non mihi dicit cor  ‘il cuore non me (lo) dice’.

   In altri termini non si tratta di espressione nata dopo che si smise di parlare latino (IV sec. circa d.C.), ma esistente già in quella lingua. 

  

 






 

sabato 26 marzo 2022

Sano come un pesce.

 


    Quale potrebbe essere l’origine dell’espressione italiana “sano come un pesce”?  Non è detto che un pesce sia sempre in buona salute a prescindere. Questa specie animale è soggetta a malattie come tutte le altre.  Forse il guizzare dei pesci, magari fuori dell’acqua, ha suggerito il paragone, ma il motivo potrebbe, a mio parere, essere molto di verso. 

      Nell’antichità, presso diversi popoli, soprattutto celtici, la piantina parassita sempreverde del visco o vischio era considerata, oltre che sacra, una panacea contro tutte le malattie ed entrava  in diversi racconti mitologici: era ritenuto quasi un animale; di conseguenza era possibilissima l’esistenza di una espressione quale *sano come il visco. Il visco, in altri termini, era il simbolo della salubrità contro le disgrazie delle malattie e della vita contrapposta alla morte, oltre che simbolo di nascita e rinascita: da quest’ultimo credo sia derivata l’usanza di appenderlo alle porte come segno di buon auspicio (cfr. ingl. wish ‘augurio’ radice di ant. ingl. wysc-an’augurare’) nel periodo di Natale. Uno dei nomi celtici per ‘visco’ era proprio vit da cui il francese gui ‘vischio (pianta)’. L’abruzzese A li vischë tȋ  ‘alla tua malora!’(cfr. D. Bielli Vocabolario abruzzese) deve essere antifrastico rispetto al significato  letterale di ‘ai tuoi auguri (desideri)!’.

     Ora, quando i racconti mitologici cominciarono a venir meno, una locuzione del tipo *sano come un visco era in qualche modo indotta a sostituire a “visco” un termine che indicasse un animale, dato che l’aggettivo “sano” viene di norma riferito a uomini o animali. E così dovette surrettiziamente spuntare il pesce, lat. pisc-e(m) ‘pesce’ (cfr. ted. Fisch ‘pesce’, la cui radice è molto simile a quella di lat. visc-u(m).

      Ribadisco  quindi, come ho fatto spesso, che tutto quanto si dice tradizionalmente e nelle leggende, intorno a qualcosa, è frutto di incroci   di termini simili, avvenuti nel corso dei millenni.

 

 

    

mercoledì 23 marzo 2022

Bastian contrario.

 


     Invece di citare, come fanno i linguisti, questo o quel personaggio che avrebbe avuto la caratteristica di esprimere solitamente opinioni contrarie a quelle della maggioranza degli uomini, mi son detto che probabilmente bisognava cercare l’origine dell’espressione in sé stessa, per il fatto che quei personaggi quasi sicuramente erano stati così chiamati quando la locuzione Bastian contrario era già abbastanza diffusa.
     Mi è subito venuta in mente una probabile espressione dialettale o italiana come bastion contrario: un “bastione” è infatti un baluardo, terrapieno o qualsiasi opera di difesa che sta lì contro chi volesse ostilmente superarlo. Mi sono poi chiesto se effettivamente quest’espressione fosse usata in italiano: grande è stata la mia sorpresa allorchè l’ho trovata in internet, riferita ad un ristorane di Savona. E’ chiaro, mi sembra, che il ristorante ha preso il nome di Bastion Contrario da quello del posto in cui si trova.
     In italiano l’aggettivo “contrario” ha perso il significato etimologico, ben presente nel lat. contrari-u(m) ‘che sta di fronte (lat. contra ’di fronte’)’, mantenendo quello di ‘antitetico, opposto, contrastante’, e questo fatto ha molto contribuito a convincerci che l’espressione “Bastian contrario” indicasse per antonomasia un tipo che contraddice per partito preso, a parte il problema della sua origine. Io sono ora in effetti convinto, date le considerazioni testé fatte, che si tratta di una naturale e banale reinterpretazione dell’espressione già in uso di bastion contrario,riadattata ad indicare chi è dotato di spirito di contraddizione: come il bastion contrario è un ostacolo che si contrappone a chi volesse procedere oltre, così il Bastian contrario è una qualsiasi persona (non una in particolare, vissuta storicamente qua o là, come si affannano a convincersi e convincerci i linguisti) che dice sempre il contrario di quello che si sostiene.
    Chi cerca nella giusta direzione, con metodo realistico, quasi sicuramente trova.