mercoledì 19 maggio 2021

Con olio di gomito.

 


 

Espressione metaforica (?) con cui ci si riferisce ad un’intensa, ripetitiva applicazione e fatica per svolgere un lavoro, soprattutto quelli di pulizia e lucidatura. Però, per lucidare un oggetto non si usa affatto l’olio, e allora esso che cosa indicherebbe metaforicamente in questo caso? L’olio inteso come lubrificante delle giunture dei gomiti, come qualcuno crede? Troppo artificioso, a mio modesto avviso, questo significato.

   Il caso (?) vuole che anche in inglese si usi un’espressione simile: elbow grease ‘olio di gomito’, letteralmente ‘grasso, lubrificante di gomito’.   Sembra una locuzione che dietro di sé nasconda un altro significato, reale, concreto, come abbiamo visto nell’ultimo articolo per brodo di giuggiole

    Ora, senza farla troppo lunga, io credo che in questo caso se la rida sotto i baffi, per il nostro confuso disorientamento, una parola simile al gr. ōlé-kran-on ‘punta del gomito, gomito’ in cui ō- corrisponde alla radice di  gr. ōl-énē ‘gomito, braccio’, lat. ul-n-a(m) ’avambraccio, braccio’, ingl. el-bow ’gomito’ < ant. ingl. el-boga, cioè ‘piega, curva (-boga) del gomito’, e kr-án-on corrisponde a gr. kár-an-on ’testa, punta, estremità’.

     In base a ciò presumo che l’espressione immediantamente precedente a quella che contiene con olio di gomito, che impiegava la parola greca suddetta, abbia generato, con il primo elemento ō-, il significato di olio < lat. ole-u(m) nel periodo in cui si passava dal greco al latino o a qualche dialetto italico. L’espressione greca (senza l’inserimento della parola olio) doveva già significare qualcosa come ‘di buona lena’ o ‘con fatica (in riferimento al lavoro ritmico e ripetitivo del gomito nell’azione di pulizia, ma anche nel senso di ‘sgomitare’, per farsi strada in qualche attività’. 

   Solo che la locuzione inglese elbow grease sembra innovare rispetto a quella italiana, sostituendo ad olio il termine ingl. grease ‘grasso’, pur esistendo in ingl.il termine oil ‘olio’< lat. ole-u(m) ma non è così: Il secondo membro del composto greco suddetto, cioè –kr-án-on ‘testa’, poteva benissimo essere sostituito da una sua variante, cioè kr-ás ’testa’ di genere neutro (anche masch. e femm.) che  si dovette incrociare con ingl. grease < lat. crass-u(m). Non si scappa, le corrispondenze sono precise al millimetro. Per la voce krás ‘testa’, cfr. il vocab- greco del Rocci, s.v. kára ‘testa’.

    Si può quindi, concludendo, sottolineare che quando si incontrano espressioni di questo tipo, molto o poco metaforiche che siano, bisogna drizzare le orecchie, perché nella loro storia  si incontrerà quasi sicuramente  il motivo della falsa metaforicità. Amen.Espressione metaforica (?) con cui ci si riferisce ad un’intensa, ripetitiva applicazione e fatica per svolgere un lavoro, soprattutto quelli di pulizia e lucidatura. Però, per lucidare un oggetto non si usa affatto l’olio, e allora esso che cosa indicherebbe metaforicamente in questo caso? L’olio inteso come lubrificante delle giunture dei gomiti, come qualcuno crede? Troppo artificioso, a mio modesto avviso, questo significato.

   Il caso (?) vuole che anche in inglese si usi un’espressione simile: elbow grease ‘olio di gomito’, letteralmente ‘grasso, lubrificante di gomito’.   Sembra una locuzione che dietro di sé nasconda un altro significato, reale, concreto, come abbiamo visto nell’ultimo articolo per brodo di giuggiole

    Ora, senza farla troppo lunga, io credo che in questo caso se la rida sotto i baffi, per il nostro confuso disorientamento, una parola simile al gr. ōlé-kran-on ‘punta del gomito, gomito’ in cui ō- corrisponde alla radice di  gr. ōl-énē ‘gomito, braccio’, lat. ul-n-a(m) ’avambraccio, braccio’, ingl. el-bow ’gomito’ < ant. ingl. el-boga, cioè ‘piega, curva (-boga) del gomito’, e kr-án-on corrisponde a gr. kár-an-on ’testa, punta, estremità’.

     In base a ciò presumo che l’espressione immediantamente precedente a quella che contiene con olio di gomito, che impiegava la parola greca suddetta, abbia generato, con il primo elemento ō-, il significato di olio < lat. ole-u(m) nel periodo in cui si passava dal greco al latino o a qualche dialetto italico. L’espressione greca (senza l’inserimento della parola olio) doveva già significare qualcosa come ‘di buona lena’ o ‘con fatica (in riferimento al lavoro ritmico e ripetitivo del gomito nell’azione di pulizia, ma anche nel senso di ‘sgomitare’, per farsi strada in qualche attività’. 

   Solo che la locuzione inglese elbow grease sembra innovare rispetto a quella italiana, sostituendo ad olio il termine ingl. grease ‘grasso’, pur esistendo in ingl.il termine oil ‘olio’< lat. ole-u(m) ma non è così: Il secondo membro del composto greco suddetto, cioè –kr-án-on ‘testa’, poteva benissimo essere sostituito da una sua variante, cioè kr-ás ’testa’ di genere neutro (anche masch. e femm.) che  si dovette incrociare con ingl. grease < lat. crass-u(m). Non si scappa, le corrispondenze sono precise al millimetro.

    Si può quindi, concludendo, sottolineare che quando si incontrano espressioni di questo tipo, molto o poco metaforiche che siano, bisogna drizzare le orecchie, perché nella loro storia  si incontrerà quasi sicuramente  il motivo della falsa metaforicità. Amen.

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