martedì 22 febbraio 2022

Abruzzese scrizzë

 


 

    Ad Aielli la voce scrizzë vale solo ‘schizzo’ mentre in altri paesi d’Abruzzo ha anche il significato di ‘scintilla’.  Scommetto che i linguisti sostengono all’unisono che la /r/ della forma dialettale sia solo uno scherzo del dialetto, che, chissà perché, si è lasciato scappar via una consonante di troppo. La forma originaria sarebbe, secondo loro, l’it. schizzo, considerato  oltretto, onomatopeico, ahimè!

    Ora, dell’origine falsamente onomatopeica di schizzo ho parlato abbastanza in un lungo articolo, concernente alche altre voci, intitolato Lingue germaniche nella preistoria e presente nel mio blog (4 luglio 2011).  Tengo comunque a ricordare che io non credo nelle onomatopee nella lingua.

   Penso che, se si pon mente all’espressione italiana scherzi dell’acqua, che indica i ‘zampilli’di fontane, poste in genere nei giardini di case nobiliari nel passato, ci si mette sulla buona strada  per dare una spiegazione credibile del dialettale scrizzë: non si tratta d’altro che della radice di it. scherzo, la quale rimanda ad una forma germanica come quella del medio alto tedesco scherz-en ‘saltellare allegramente, tripudiare’  da cui il ted. scherz ‘scherzo’.  Non è molto lontano da questa radice l’ingl. squirt ‘zampillo’. 

     Si può quindi pacificamente concludere che il dialettale scrizzë ‘schizzo, scintilla’ non è dovuto ad una sorta di errore di pronuncia di un precedente schizzo ma alla stessa radice di scherzo. 

   

 

  

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