sabato 26 febbraio 2022

Sciarappa.

 


 

   Nel dialetto avezzanese[1]  il significato della voce sciarappa è ‘invito, intimazione, ordine perentorio che s’impartisce a persona non gradita, perché si allontani’ oppure ‘vino di poco pregio’.

    Ricordo che anche ad Aielli, quando ero ragazzo, c’era una persona anziana che se veniva importunata  era solita rispondere sciarapp  nau!, che non si sapeva bene cosa volesse significare con precisione.  Io allora non conoscevo l’inglese: mio fratello, che lo conosceva, mi spiegò che l’espressione corrispondeva all’ingl. shut up  now!  ‘stai  zitto, chiudi il becco ora!’.  La consonante –t- in inglese è palatale e quindi tutta la suddetta espressione suonava grosso modo sciadapp o sciarapp nau.

   E’ evidente che anche il primo significato dello sciarappa avezzanese si può ricondurre all’espressione inglese shut up! ‘chiudi il becco!’.  Si tratta certamente di un’espressione riportata dalle molte persone emigrate negli Stati Uniti, e diffusasi tra noi.

    Per il significato di ‘vino di poco pregio’ bisogna rifarsi al napoletano e meridionale sciarappa ‘bevanda dolce’, dall’arabo sciarab ‘bevanda, vino, caffè’ ed anche ‘sciroppo’. 

    Sempre ad Avezzano la sciarappa indica anche la pianta che in italiano è chiamata scialappa o gialabba, pianta purgativa originaria dal Messico, il cui nome richiama la città messicana di Jalapa.   Gli incroci sono sempre dietro l’angolo!



[1] Cfr. Buzzelli-Pitoni, Vocabolario del dialetto avezzanese, senza casa editrice, Avezzano 2002.

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