giovedì 24 giugno 2021

Attaccare bottone.

 


Dalle nostre parti l’espressione in epigrafe significa ‘iniziare una conversazione con uno sconosciuto’ ma altrove significa anche ‘trattenere qualcuno in una conversazione lunga e fastidiosa’.  E il bottone che c’entra?

    Secondo  me la locuzione è nata e cresciuta all’ombra di una espressione germanica tipo quella tedesca  ein Gesprǟch an-knüpf-en ‘intavolare una discussione’. Il verbo an-knüpf-en significa letteralmente ‘intrecciare, allacciare’ e fa diretto riferimento al ted. Knopf ‘bottone’, tanto che il verbo simile an-knöpf-en significa proprio ‘abbottonare’, sicchè è presumibile che quando un tedesco pronuncia an-knüpf-en ‘allacciare’ non può non avere in mente il bottone(Knopf) e l’azione di abbottonare.  Il conversare, insomma, cioè lo scambio di parole è visto come un intreccio di bottoni per cui il solo attaccare bottone (probabile traduzione italiana di un verbo germanico an-knüpf-en), senza l'aggiunta di Gespraech 'discorso', passò a significare metaforicamente ‘iniziare una conversazione’. 

     E l’altro significato di ‘conversazione lunga e fastidiosa come si sviluppo? Probabilmente proprio dall’operazione di attaccare un bottone, ad esempio alla giacca, ma nel senso di legarlo, cucirlo al bordo della giacca (non nel senso di abbottonare la giacca, dunque), operazione alquanto fastidiosa e noiosa. 

    C’è anche l’espressione arcaica affibbiare bottoni che significava ‘ parlar male di qualcuno’.  In questo caso il bottone secondo me non c’entra affatto, ma esso è una sorta di accrescitivo della parola botta nel significato di ‘battuta pungente e provocatoria’ nei riguardi di qualcuno, di cui si vuole mettere in rilievo qualche lato negativo.  Sicchè affibbiare bottoni potè ben significare ‘appioppare maldicenze’ a qualcuno.

 

 

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