sabato 12 giugno 2021

Béjjëvόnë.

 

                               

L’avverbio aiellese béjjëvόnë ha più o meno il significato di ’tranquillamente’ o anche di ‘come si deve, come va fatto’.  Ad esempio la locuzione statt’ èssë béjjëvόnë significa ‘resta costì tranquillamente, comodamente’,  ma è aràtë la tèrra béjjëvόne vuol dire ‘ha arato la terra come si deve’.

    A me pare che l’avverbio all’origine dovesse corrispondere all’it. bello e buono dove ha il significato di ‘vero e proprio’ come nella frase è uno stupido bello e buono. 

    A Trasacco véjjëvόnë ha assunto il valore di avverbio di quantità col significato di ‘assai, moltissimo’ ma anche il valore di sostantivo col significato di ‘grandissima quantità’[1].  Significati sviluppatisi sempre, a mio parere, da quello iniziale di bello e buono. Non si può accettare l’ipotesi di Q. Lucarelli, il quale lo deriva da vojja ‘voglia’ e crede che ne sia un accrescitivo, cioè ‘grande voglia’.



[1] Cfr. Q. Lucarelli, “Biabbà”, Grafiche Di Censo, Avezzano-Aq, 2003.

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