martedì 1 giugno 2021

Puttana la Madonna, Madonna puttana, porca puttana.

 


E’ abbastanza noto che diversi tratti dell’iconografia della Vergine Maria sono stati mutuati da quelli di precedenti divinità pagane, come Iside[1] ed altre. Ora, senza dilungarmi troppo e piuttosto bruscamente, noto che la voce puttana può essere l’esito del gr. Pόtna, più spesso Pόtnia, appellativo riservato a diverse divinità come Artemide, dea della caccia, Era moglie di Zeus, e Demetra, simbolo della forza generatrice della Terra. Il suo significato era quello di ‘signora, sovrana, veneranda, eccelsa’.  L’erudito greco Strabone nella sua opera più famosa “Geographia” databile tra il 14 e il 23 d.C.  parla di un luogo sacro ad Artemide Potnia Théron alle foci del Timavo, nella terra dei Veneti.

   A Trasacco-Aq. la voce puttana indicava una farfallina dal colore nero. Ne ho parlato approfonditamente nell’articolo “Puttana”: etimo. Incredibile! del mio blog (1 marzo 2018).  Il significato di farfalla è contenuto nella radice di gr. pét-esthai ‘volare’, gr. pot-anόs (con diverse varianti)‘volante, volatile’, molto simile a puttana. Raccomando comunque di leggere possibilmente l’articolo.

   Come la leggera e graziosa farfallina  si è trasformata in una inconcepibile meretrice così non c’è nulla di strano se la Pόtnia, Pόtna originaria si è trasformata, quasi senza sforzo nella bocca di un uomo blasfemo, ugualmente in puttana. C’è naturalmente da tener conto che la nuova religione cristiana si espanse allora nell’impero romano attraverso la lingua greca, anche se luoghi sacri alla dea Potnia erano già abbastanza diffusi in diverse parti d’Italia.  Pure la famosa dea Madre, il cui culto era noto in tutto il Mediterraneo con una varietà di nomi e sotto molteplici spoglie, poteva avere l’appellativo Potnia ‘Signora’.

 



[1] Cfr. l’articolo Il sistro di Iside presente nel mio blog (2 ottobre 2015)





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