domenica 20 giugno 2021

Ciaciaùttë.


Oggi parliamo dei ciacia-ùttë (sing. ciacia-όttë), voce che finora ho riscontrato solo nel dialetto di Aielli-Aq.  Si tratta di “minuscole patatine rotonde commestibili” come li definisce Giuseppe Gualtieri, aiellese scomparso circa dieci anni fa, in America, dove era emigrato in giovane età, mio caro parente. Tra altre opere, scrisse una raccolta di poesie in dialetto intitolata La crestonta, con annesso glossarietto.  

   Ricordo che quando ero ancora un ragazzo una volta andai pure io, con un amico, a raccogliere ciacia-ùttë in un terreno arato di fresco. Per la verità io non pensai che fossero patatine, talmente erano piccoli, ma dei piccoli tuberi non meglio definiti, non duri come ceci, però.  Anche se la derivazione del vocabolo rimanda ad essi, a mio avviso.  Si sarebbe, infatti, avuto prima una possibile forma *cici-bόttë, *cici-vόtte oppure cicë-vόttë col significato di ‘piccolo cece’, poi si sarebbe passato  a *cicia-vόttë (per infusso di cëciar-éjjë, dalla base latina cicer-em) ‘cece, piccolo cece’ ma in altri dialetti anche ‘piccoli chicchi di grandine’.  Infine da cicia-vόttë  si passò (per assimilazione di ci- al seguente -cia-) a ciacia-vόttë, ciacia-ùttë. A meno che il primo membro non risalga ad una forma *kẏ-ak-s, variante di gr. kẏ-ik-s ‘specie di cipolla’, dalla radice del verbo kyé-ein, kẏ-ein ‘gonfiare,ingravidarsi’. A Pescasseroli-Aq  i ciacia-ùttë  sono chamati ciàcë.

   Il secondo membro –bόttë,-ùttë è il butte tedesco che significa ‘coccola’ di cui abbiamo parlato abbastanza negli articoli precedenti su caca-vascë, imparentato anche con il tardo lat. butt-e(m) ‘botte’. In tedesco infatti butte significa anche ‘bigoncia, mastello’ oltre che ‘rombo’, pesce dalla forma schiacciata e rotondeggiante. La sua radice deve essere quella di gr. rhόmb-os ‘qualsiasi corpo sferico o circolare’, oltre che ‘rombo’, figura geometrica.  Il pesce rombo  fa parte della famiglia dei Bot-idi, termine scientifico che deriva da both-us, nome di alcuni di questi pesci, il cui etimo è sconosciuto: molto  probabilmente è lo steeso di ted. Butte ‘coccola’ e ‘rombo(pesce)' di cui sopra.

   Mi pare anche che il suffisso  -otto, di valore in genere diminutivo, che si aggiunge a molti nomi e aggettivi, possa trarre origine (o almeno sia stato influenzato) da questi nomi tautologici che presentano –butte, -botte come secondo membro.   

     


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