lunedì 22 marzo 2021

Vita da cane.

 


 

    Che vita da cane! Che vita da cani! Più comunemente sentivo esclamare in passato da miei  compaesani in difficoltà, con accoramento ma talora anche con una certa esagerazione, chë vita cana!, cioè che  vita assassina, balorda!  C’entrano i cani nell’espressione? non credo, soprattutto dopo aver letto le puntigliose e realistiche osservazioni di Daniele Reale che ha riflettuto sull’espressione e che ho condiviso.

     Senza andare troppo per le lunghe  suppongo che in questo caso il cane, la cagna o i cani siano da paravento posticcio rispetto alle radici antichissime secondo me   coinvolte: non voglio  naturalmente dire che invece la radice di lat. can-e(m) sia piuttosto recente rispetto a quelle che dirò. 

     In greco è presente l’aggett. kaín-όs ‘nuovo, recente, inaudito, strano’. La radice è kan-, ricorrente anche nel lat. re-cent-e(m) ‘recente, nuovo’, e poteva benissimo, nella locuzione in questione, aver assunto il significato di ‘inaudito’, cioè, riferito alla vita, ‘di una gravità senza paragoni’: una vita cana  sarebbe quindi una vita balorda, assassina, dato che in greco esisteva anche il verbo kaín-ein ‘uccidere’, con radice kan- omofona rispetto all’altra.  Non si scappa, spesso basta scavare un po’ per scoprire la vera sorgente da cui provengono le parole, e così restituire al fedele amico dell’uomo, fin troppo coccolato e viziato, la sua atavica dignità, per quanto meno nobile rispetto a quella orgogliosissima del lupo.  Comunque se il cane perse la sua originaria fierezza, la sostituì con una fedeltà a tutta prova, qualità rarissima tra gli umani.

   In conclusione, però, non me la sentirei di escludere del tutto, nella spiegazione della nascita di queste espressioni, la forte tendenza dell'uomo a scaricare sugli animali le proprie brutture e viltà. 

1 commento:

  1. Si potrebbe attribuire a questo anche la bestemmia (che non ripeto qui, ma credo che abbia capito a cosa mi riferisco)? Grazie.

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