L’espressione, presente in tutti (credo) i dialetti marsicani nelle
forme «cumma të rëmittë» ad Aielli o «commë të rëmittë»[1] a Luco
dei Marsi e così via, non mi pare che abbia avuto un etimo soddisfacente
finora. A Trasacco il verbo rëméttë [2]‘rimettere’,
oltre a mostrare i vari significati presenti anche in italiano, significa
‘coire’, tratto probabilmente da significato di ‘infilare, ficcare’ che si può
desumere dalla radice del verbo lat. mitt-ere ‘inviare’, divenuto ‘mettere’ in italiano. Anche méttë, sempre a Trasacco, significa
‘coire’. Nei paesi della Valfortore, nel foggiano, l’espressione italianizzata Come ti metti? (senza la particella re- intensiva, iterativa o di movimento
in senso inverso) significa anch’essa ‘Qual è il tuo cognome?’[3]
Assai probabilmente alla base di questo verbo bisogna vedere la radice
del gr. mŷth-os ‘parola, narrazione, mito’ e del gr. mythé-esthai ‘nominare, dire, narrare’. Molti sono i grecismi da me individuati nei
dialetti della Marsica. Siccome quando si chiede il nome nei nostri dialetti si
usa l’espressione «cumma (o commë) të
chiamë?» quasi uguale alla
corrispondente italiana, l’altra di origine greca si specializzò ad indicare il
‘cognome’, che è in fondo un secondo nome aggiunto al primo.
[1] Cfr. G.
Proia, La parlata di Luco dei Marsi,
Grafiche Cellini, Avezzano-Aq, 2006.
[2] Cfr.
Q.Lucarelli, Biabbà Q-Z, Grafiche Di
Censo, Avezzano-Aq, 2002.
[3] Cfr.sito web: www.valfortore.it/notizie/documenti/letteratura/storielle-paesane-parte iii.pdf
[3] Cfr.sito web: www.valfortore.it/notizie/documenti/letteratura/storielle-paesane-parte iii.pdf