Si pensa comunemente che le cosiddette Ombre cinesi siano
originarie della Cina, come asserisce del resto il significato superficiale
dell’espressione: è leggenda che l’imperatore cinese Wudi (140-85 a.C.), caduto in depressione dopo la morte di una sua
amata concubina, riuscì a consolarsi guardando la proiezione su una tenda di
una figura simile alla donna scomparsa.
Questo racconto favoloso mostra tutta la sua fragilità appena si pensa,
ad esempio, che il significato dell’aggettivo cinesi potrebbe non essere quello di ‘originario, o proprio della
Cina’ ma quello della probabile parola originaria greca kínē-sis ‘movimento’ la cui
radice è presente anche nell’it. cinema.
L’espressione sarebbe potuta partire da una greca del tipo Skiôn kínēsis ‘movimento di ombre’, misinterpretata come ‘Ombre cinesi’, appunto, da parte di chi cerca
di ricavare comunque un senso da una espressione di cui non conosce la
grammatica ma solo il significato generico. Diversi sono i casi simili, prodottosi
ingenuamente, quando si passa da una lingua all’altra.
Nessun commento:
Posta un commento