martedì 13 luglio 2010

Sposa bagnata, sposa fortunata

Questo comunissimo modo di dire, che sembra un parto fresco fresco dell’inventiva di qualche partecipante a matrimonio su cui si rovescia un improvviso temporale che rischia di rovinare l’abito della sposa nonchè tutta la cerimonia, ribalta per così dire la situazione augurando felicità e fortuna alla sposa e di riflesso anche allo sposo. Trascurando le opinioni scurrili che si possono incontrare in internet su questo detto, immagino che i benpensanti accetteranno le dotte spiegazioni degli addetti ai lavori i quali si affretteranno a ricordare che la pioggia era in passato, quando i più lavoravano la terra, simbolo di fertilità e di abbondanza e che quindi, allo stesso modo, essa era di buon augurio per una sposa che, come un terreno preparato per le semina, si accingeva a dare vita ad una nuova famiglia che si sperava allietata da nuovi rampolli e da tanta fortuna. E forse contemporaneamente si pensa che il detto sia nato non molti secoli fa o, a volersi proprio rovinare, nel periodo tardoimperiale o altomedioevale. Ma, a mio avviso, le cose possono essere andate molto diversamente. Io, tra l’altro, credo poco alla possibilità che questi modi di dire escano già confezionati dalla bocca di qualche tipo ameno o dotato di facoltà creativa, e penso che ci sia quasi sempre nella lingua uno spunto bello e pronto a darvi l’avvio. Inoltre essi, spesso e volentieri, possono derivarci da tempi immemorabili, anche preistorici.
E in effetti, a dare una collocazione preistorica all’espressione, poteva aiutarci l’analisi stessa del significato profondo della parola sponsa ‘promessa sposa’ e del lat. spond-ēre ‘promettere’, i quali rimandano al gr. spéndospruzzo, libo, concludo un accordo’ e gr. spondélibagione, accordo, pace, tregua’. Da ciò si capisce che gli antichi greci erano soliti “bagnare” (come in fondo facciamo ancora noi tra amici in occasione di lieti eventi, anche spiccioli, della vita quotidiana) ogni conclusione di un accordo, di una promessa vicendevole importante, con più o meno abbondanti libagioni. Si obbietterà che comunque in latino il significato delle parole suddette non accenna ad alcuna sorta di brindisi. Ed è vero. Ma nel dialetto di Villapiana-Cs spunta una voce sponsa dal significato di ‘bagnata’. Ora, è possibile che questo significato sia stato tratto, anche se per i capelli, da quello del greco spéndo, ma la forma sponsa corrisponde a pennello alla rispettiva forma latina sponsa ‘promessa sposa’ e pertanto è più logico pensare che essa sia la stessa parola latina, ma col suo significato preistorico (per il latino) di ‘bagnata’. In greco la parola per ‘sposa’ era solitamente nymphē. A mio avviso, pertanto, chi cominciò ad usare il modo di dire in questione doveva avere nella mente, oltre al concetto di 'fortuna, felicità' insito in questi avvenimenti caratterizzati da piacevoli riunioni conviviali, anche il significato di ‘bagnata’ per il lat. sponsa ‘promessa sposa’. E questo poteva succedere anche in epoca antecedente a quella del latino storico come noi lo conosciamo, benchè la parola villapianese sponsa ‘bagnata’ stia lì ad attestare, col suo significato giunto fino a noi, che essa poteva trovarsi anche in altri dialetti e che l’incontro tra i due significati del termine potè avvenire anche in periodo storico e in qualche altra parte dell’Italia.
Non si può escludere, infine, che in quel 'bagnata' si perpetui l'eco d'un rito simile a quello greco di un bagno purificatore per i due sposi nelle acque di qualche fontana o fiume sacro, come la Calliroe ad Atene e l'Ismeno a Tebe.

2 commenti:

  1. Nel dialetto barese il termine sponzare indica l'atto di bagnare qualcosa in un liquido (come ad esempio i biscotti nel latte)

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  2. La ringrazio dell'informazione che a mio avviso conferma tutto il mio ragionamento tendente ad avvalorare il significato di 'bagnata' , accanto a quello di 'sposa', nella preistoria del lat. sponsa 'sposa'.

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