Arcipelago formato da tre isole più
importanti, Favignana, Levanzo e Marettimo, oltre a qualche scoglio più o meno
grande, al largo della costa occidentale della Sicilia tra Marsala e
Trapani.
Nell’isola di Favignana, nota nell’antichità greco-romana come Aeg-usa e interpretata come ‘isola delle
capre’, si trova un toponimo illuminante circa la formazione dei nomi di
luogo. Come ho sempre sottolineato nei
miei scritti linguistici bisogna tener presente che i toponimi sono
antichissimi, generalmente preistorici, risalenti a decine di migliaia di anni
fa. Naturalmente essi si sono spessissimo incrociati con parole simili di
comunità e lingue succedutesi nel tempo nei paraggi e, quindi, assumono spesso
significati disparatissimi che non rispondono affatto alla conformazione
geografica che presumibilmente essi indicavano agli inizi. Voglio dire che un
toponimo, ad esempio, relativo ad un colle, monte, altura molto probabilmente
aveva originariamente proprio quel significato di ‘monte, colle, altura’ e non
quello che risulta attualmente dal valore più vario.
Ora, l’isola di Favignana è formata da una dorsale montuosa la cui vetta
più alta è chiamata Monte Santa Caterina, dove fu costruito in
epoca normanna un carcere noto appunto come carcere di Santa Caterina. Come si spiega questo nome di Santa, spuntato
non si sa come, che dovrebbe rispondere a quello di una delle diverse Sante che
lo portano? Una soluzione razionale del problema c’è, dato che l’isola era nota
ai Fenici col nome di Kàtria: esso è quasi uguale al Càtera, una delle tante abbreviazioni
del nome Caterina, come Cata, Cate, Catta[1], ecc. Si
aggiunga il fatto che la stessa nozione di “isola” è secondo me scaturita originariamente
da quella di “altura, monte, colle” (rispetto al piano del mare circostante) e
allora si intuisce la probabilissima genesi di questo nome di Santa
Caterina. E’ il caso di ricordare che
anche il termine san, santo (come ho spiegato altrove) poteva
avere in toponomastica il significato di ‘monte’ e che Catria è un altro famoso
monte dell’appennino umbro-marchigiano di
cui parla anche Dante (Paradiso, c.XXI, v. 109-111), cosa che ci fa sospettare che
originariamente il termine era un nome comune per ‘monte’.
Visto che stiamo parlando delle Isole
Egadi (lat. Aeg-at-es) e che la
spiegazione etimologica che se ne dà fa ricorso al gr. aik-s, gen. aig-ós ‘capro, capra’ in quanto sulle isole questi animali sarebbero
stati abbondanti (maledette capre, sempre pronte ad intralciare il passo della
vera etimologia come in Capri, Caprera, Capraia!), è bene soffermarsi un po’ ad
analizzare questo nome. Esso, in greco, valeva ‘grossa onda,
cavalloni’ ed era variante a mio parere di gr. aikḗ ‘impeto, slancio’. Ora basta riflettere che un cavallone è un sollevamento d’acqua marina per capire
che anche un’altura è un sollevamento del
terreno che dà forma ad un colle o monte. Ma c’è un riscontro linguisticamente
più persuasivo nel lat. aequ-um ‘piano, pianura’ ma, talora, anche ‘sommità (di altura)’. Si ripete lo stesso meccanismo relativo al
termine “piano” che in toponomastica e in alcuni dialetti vale anche ‘altura, salita’
e che ho ben analizzato nell’articolo del mio blog Col tempo e con la paglia[…] del 24/7/2011. Ho poco fa detto
che il concetto di “monte” equivale, a mio avviso, a quello di “isola” (di cui
noi oggi avvertiamo però solo la caratteristica dell’isolamento e non quella di elevazione)
e allora il nome dell’arcipelago delle Aeg-at-es (Egadi) doveva corrispondere a quello di “isole”. Tanto più che a mio avviso si tratta di uno
dei tanti nomi tautologici, composti cioè di membri dallo stesso significato:
in turco infatti ada, corrispondente
al secondo membro del lat. Aeg-at-es, vale ‘isola’.
Ci sarebbe poi una qualche contraddizione logica tra il nome
dell’arcipelago il quale farebbe riferimento alle capre che esistevano almeno
in tutte le isole maggiori e il nome greco-latino Aeg-usa ‘isola delle capre’ con cui veniva indicata Favignana. Le
capre, insomma, erano solo a Favignana o in tutto l’arcipelago?
[1] Cfr. E.
De Felice, Dizionario dei cognomi
italiani, A. Mondadori Editore, Milano 1978, sub voce Caterina.
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