sabato 2 giugno 2018

Altra formula di comando rivolto ad animale da tiro


                        

Mi era sfuggita[1] la formula del dialetto di Avezzano Fé casciò!  con cui si invitava un tempo un animale da tiro a fermarsi.  Il primo elemento , con la /é / chiusa non mi pare che possa confondersi con l’altro comando Fèèèh! in uso un tempo nelle nostre parti, con la /è / aperta e, soprattutto, pronunciata enfaticamente col significato di ‘Fermati!’.  Nei nostri dialetti la /é / di it. fermo non è chiusa ma aperta. Gli autori del libro[2] da cui prendo l’espressione sono soliti marcare la differenza tra i due timbri della /e/ sicchè la locuzione nel suo insieme sembra doversi intendere come Fai casciò! e non Fermati, casciò! A Cerchio, ad esempio, la sec. pers. dell’imp. di fare è .  Ma che cosa sia quel ‘casciò’ mi è stato impossibile appurare, se non allorché ho messo insieme i due membri e dalla loro  fusione *fecasciò ho ricavato parole sensate in greco.  E già! perché in effetti Fé casciò ‘fai casciò’ non è altro che un tentativo di rietimologizzazione rimasto incompiuto, da parte del nostro cervello, di quello che gli appariva come un gruppo di suoni completamente opachi alla sua comprensione etimologica, la quale è un’esigenza profonda della sua condizione. 

    Ora, tenendo presente che l’espressione è un comando rivolto ad un animale da tiro e che nell’articolo che ho citato ricorrono due comandi rivolti ad animali formati da imperativi del verbo greco ékh-ō ‘tener saldo, avere’ e dalla sua variante ískh-ō,  ho potuto dividere l’espressione in due parti feca e sciò e vi dico subito perché.  La seconda parte è un normale sviluppo di un originario gr. skhéo, sec. pers. imp. medio dell’aoristo forte di ékhō che qui può valere ‘fermati,cessa, astieniti’; la prima parte è da considerare un sostantivo la cui radice coincide con quella di lat. vi-a(m) ‘via’< veh-a(m) dal lat. veh-ere ‘trasportare, tirare, viaggiare, (al passivo) andare  a cavallo, su carro, ecc.’. Il significato fondamentale è quello di movimento. La radice è presente in Grecia con i termini okhé-ōmuovere, portare, cavalcare, viaggiare’ e anche il verbo vékh-ō[3] ‘portare’, col digamma iniziale generalmente scomparso nei dialetti greci, che qui ho reso con la fricativa sonora /v/ latina. Il sostantivo poteva essere dunque un nome come *vékh-a, gen. *vékh-as e l’intera espressione suonare *vékhas skhéo traducibile in ’cessa il traino, il tiro’ o ‘astieniti dal traino, dal tiro’. Se qualcuno, non aduso a queste parole e pronunce, trova qualche difficoltà nel rendersi conto delle trasformazioni fonetiche, faccio notare che la pronuncia velare di skhéo passa a quella palatale di sciò come i lat. scio ‘so’ e scienti-a(m) ‘scienza’, pronunciati nel latino classico rispettivamente skio e skienti-a(m), sono ora pronunciati scio (in italiano il termine veramente non esiste ma esiste scibile)  e scienza. 

  Della bontà di queste ricostruzioni mi convince, ad esempio, il comando uì!  usato per il cavallo quando si vuole che si metta in cammino.  Io non so quale sia la spiegazione che ne danno i linguisti, ma più che al significato attuale di via! (che deriva comunque da veha ’via’) penserei  all’imperativo vehe, incrociatosi poi con via, col significato originario di ‘muoviti!, mettiti in marcia!’.  Anche L’espressione del dialetto avezzanese all’inizio doveva significare, genericamente e non rivolta solo agli animali da tiro, ‘cessa il cammino, fermati!

   Per quanto riguarda l’uso di uì! limitato al “cavallo”, bisogna convincersi che la parola, nella sua lunghissima storia, si era incrociata con un’altra dal valore di cavallo, come ho fatto notare nell’articolo citato relativamente ad altri comandi ed altri nomi di animali.  Quale essa sia non mi viene ora in mente ma potrebbe trattarsi suppositivamente di parola germanica e specificamente anglosassone, che forse ho già citato in qualche articolo.
  


[1] Cfr. l’articolo Espressioni di richiamo o comando impartiti agli animali [] del mio blog 2/9/ 14.

[2] Cfr. Buzzelli-Pitoni, Vocabolario del dialetto avezzanese, Avezzano-Aq.

[3] Questo verbo è presente nel vocabolario del Rocci e proviene da iscrizioni.

Nessun commento:

Posta un commento