giovedì 5 agosto 2021

La controra.

 


 

Nel Meridione la controra è la parte del giorno, soprattutto estiva, caratterizzata dal massimo calore tra il mezzogiorno e le tre pomeridiane circa. Tutti pensano che il nome indichi un’ora contraria ad ogni attività, data la spossatezza che essa provoca nel corpo e nell’animo.

   A me questa definizione di controra non pare accettabile, soprattutto perché così il termine non indica il suo oggetto in modo diretto come in genere dovrebbe avvenire secondo i principi della mia linguistica.  Eppure il periodo della controra non è qualcosa di vago e sfuggente: la sua essenza è il grande caldo e la viva luminosità. 

   Pertanto io credo che dietro l’espressione debba nascondersi proprio il detto significato, attraverso un aggettivo o sostantivo legato alla radice indeuropea cand- di lat. cand-ēre ‘essere bianco splendente, essere infuocato, incandescente’.  Esiste in greco anche la voce kánd-ar-os ‘carbone’. 

   Allora era certamente possibile, in qualche dialetto greco, una locuzione come kándara hora ‘ora ardente’, con *kándara come aggettivo femminile. Essa, diventata nella pronuncia kándra, si trasformò successivamente in contra (da cui controra) per reinterpretazione, una volta caduto fuori della lingua l’aggettivo *kándaros ‘ardente, luminoso’.

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