Strilla cumma n’asprë
si diceva ad
Aielli quando qualcuno gridava come un forsennato. L’espressione sembra strana, dato che essa
formalmente non è altro che l’it. strilla
come un aspro, il cui significato è però incongruente con quello dell’espressione
in lingua. L’aggettivo dialettale asprë, in effetti, ha più o meno gli
stessi significati di it. aspro, il
quale indica una ruvidezza nel tatto, nel gusto e anche nel suono. Ma intendere
la frase dialettale-italiana come se fosse ‘strilla come (una persona)
stridente’ mi pare ugualmente una forzatura.
Il
problema si risolve bene, a mio parere, se solo si tiene presente tutta la
gamma dei significati di lat. asper-u(m) tra i quali c’è anche quello di ‘violento, selvaggio’ e
simili. Quindi la frase dialettale non
significa altro che ‘strilla come un (uomo) violento, furioso’ e quindi anche forsennato.
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