Nell’articolo precedente intitolato
Cacchietella
ho dimenticato di citare la parola più importante, direi: l’ingl. cake
‘torta, focaccia, crocchetta’ ma anche
pezzo di sostanze dure e compatte’ come in cake of soap ‘saponetta’. Si
conferma così il significato della voce di Luco dei Marsi cacchia ‘pagnotta grossa
e lunga’, da un presunto *cacula>*cacla> cacchia. L’antico
ingl. era coec-el, non imparentato col lat. coqu-ĕre ‘cuocere’ come una volta si credeva. Nel dialetto di Gallicchio-Pt la voce cac-όnë non significa ‘uomo pavido’ o ‘che
defeca spesso’ come nei nostri dialetti, ma, a sorpresa, ‘uomo molto robusto’,
significato che avrà a che fare con una
idea di “massa, compattezza” riferita alla persona stessa ben messa e solida,
oppure riferita ai muscoli: in questo caso potrebbe avere qualcosa in comune
con lo spagn.(familiare) cachas ‘ben messo, muscoloso’.
Sempre a Gallicchio cacarόnë significa ‘chi va spesso di corpo’ o ‘persona paurosa’.
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