Ho appurato che un importante filosofo del
Novecento, Maurice Merleau-Ponty, esponente di primo piano della fenomenologia francese ma che non conoscevo bene, considerava ingenua la teoria linguistica dell’onomatopea. Come sappiamo, anch’io in articoli recenti
e passati di questo blog ho messo in rilievo l’impraticabilità di quella
teoria, analizzando la natura di molteplici parole considerate onomatopeiche
dalla linguistica ufficiale. E questo indipendentemente dal filosofo suddetto
che non conoscevo e che, con i suoi metodi di indagine filosofica, era così
arrivato alla stessa mia convinzione. Del resto anche F. de Saussure sminuisce l'importanza dell'onomatopea nel linguaggio (cfr. Corso di linguistica generale, tradotto da T. De Mauro, p.87). Si legga su questo blog anche l'articolo "Chicchirichì(toscano) 'gheriglio della noce' e la falsità delle onomatopee (25 giugno 2009).
Questo è il sito internet dove ho appreso la cosa: https://books.google.it/books?id=ElaZDwAAQBAJ&pg=PA160&lpg=PA160&dq=l%27ingenua+teoria+dell%27onomatopea&source=bl&ots=7Z-tXTAMEZ&sig=ACfU3U0RiU7TNNJ4cD49mzGSTXYzRQOW9w&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiHtouzvLDlAhXDxqQKHX4LC9AQ6AEw&fbclid=IwAR3BiC3eJgTHoH50GcSDtfFdNjiJQcmRci45HRQLIEX3aC7M3GcD3gG8pfA
Nessun commento:
Posta un commento