martedì 16 febbraio 2021

Fonte San Reginaldo.

 

                                               

 

 

   E’ un altro nome, come mi diceva un collega tanti anni fa, della famosa fonte della Madonna di Candelecchia a Trasacco-Aq. Dico subito che “Candelecchia” ha tutta l’aria di una italianizzazione ipercorretta di un termine che dovrebbe suonare, secondo la fonetica dei nostri dialetti, Cannëlécchia, avvicinandosi così ai diversi idronimi marsicani Canalë, Cannellë, Canalicchia  che, secondo  me, poco hanno a che fare con gli it. “canale” o “cannello, cannella” ma rimandano ad una radice presente addirittura nel termine etiopico ganale ‘fiume’.

  Ma ora il mio interesse si appunta tutto sul nome “Regin-aldo” formato da due componenti di cui la prima, accostabile al ted. Regen ‘pioggia’ nonché al Fiume Regen (Germania), richiama le varie Fonti (della) Regina (Cerchio-Aq, Gioia Vecchio-Aq, Teramo, ecc.) e la seconda riappare qua e là soprattutto in fine di parola (cfr. corsi d’acqua  Ren-aldo e Corn-aldo in Liguria) ma talvolta anche sola, ad esempio in Fonte Alta (Monti Sibillini) o in Alt-bach ‘fiume vecchio’(paese della Germania).

Il personale Reginaldo (Rinaldo) è composto, secondo i linguisti, di un I° elemento *ragan o *ragin ‘consiglio, decisione (ispirati dagli dei)’ e *waldaz ‘potente, capo, signore’ sicchè il significato presunto sarebbe stato ‘che comanda con consiglio divino’.  A me pare quasi del tutto evidente l’artificiosità di una simile interpretazione soprattutto alla luce dell’analisi idronimica di cui ho parlato, che elimina tante difficoltà.  Si tratta quindi di un personale venuto certamente anch’esso dalla Germania ma che doveva fare i conti con toponimi simili già esistenti ab illo tempore sul suolo italico, come ho spiegato per l’altro personale germanico Bernardo.

  Un’altra osservazione interessantissima riguarda l’esistenza di idronimi come Torrente Ragan-ello (Piana di Sibari, Calabria), torrente Racan-ello, affluente del Fiume Agri (Calabria), Canale Ragone, affluente del Fiume Sarmento (Calabria) in cui ricompare il ganale etiopico di cui sopra, considerato anche che un significato di ‘canale’ per questo affluente mi sembra poco appropriato: non lontano da esso scorre il Torrente Canna.  Si hanno riscontri anche in Germania: paese di Ragan-bach ‘rio Ragan’ (Wűrttenberg).  Ricordo anche che, durante una gita scolastica, mi colpì la scritta di un cartello che segnalava un torrente o rio Ragano, nel tratto di autostrada L’Aquila-Teramo.  Credo quindi di essere nel giusto se individuo l’etimo molto incerto del termine termine “ragano” centro-settentrionale per ‘ramarro’ proprio nel concetto di  ‘essere vivente’, come è stato per Bernardo. 

 Nel vocabolario abruzzese del Bielli si incontrano talora voci  preziose che confermano la presenza nel lessico dei dialetti di radici connesse con i toponimi o gli idronimi  .  Una di esse è rach-igne, detto di occhio ‘lacrimoso, velato di lacrime’: come non collegarla all’ingl. rain ‘pioggia’, ted. Regen ‘pioggia’, a. norreno raki ‘umidità’, al dialettale rigo ‘rio,ruscello’, lat. in-rig-are ‘irrigare’? Il lombardo-emiliano racagna ‘acquavite, grappa’ mi  pare autorizzare la connessione.

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