Credere ai significati di
superficie dei toponimi è, secondo me, operazione paragonabile, nella
stragrande maggioranza delle volte, a quella di un buco nell’acqua. I toponimi
sono abbarbicati saldamente al terreno, molto spesso da decine di migliaia di
anni, e certamente possono continuare a dormire
sonni tranquillissimi senza essere disturbati se chi ne cerca l’origine e il
significato si comporta come se quei nomi fossero stati imposti solo qualche tempo fa, anche solo due millenni fa.
Lo mostra, a mio avviso, il caso che sottopongo alla considerazione di
tutti. Esiste a Rocca di Mezzo-Aq un ruscello che porta il nome di Rio Caporitorto.
Stando al significato che a prima vista si può desumere dall’idronimo, il corso
d’acqua dovrebbe mostrare una parte superiore (prossima alla sorgente indicata
da Capo-)
curvata e rigirata non so in quale modo.
Ma appena si comincia a riflettere un po’ più a fondo, senza nemmeno
fare, per così dire, un esame autoptico di controllo, si riesce a capire che la prima
componente di –ri-torto doveva essere in tempi anche non molto lontani un –rio (parola che, ad esempio, nel dialetto
di Aielli suona proprio ri) e che quindi la componente –torto
dovrebbe indicare un corso non in linea retta del ruscello. Esiste, sempre a
Rocca di Mezzo, il rio Cav-otto per il cui secondo elemento
penserei alla radice di umbro ut-ur ‘acqua’ ingl. wat-er ‘acqua’. Numerosi sono in Italia i Rio Torto, solitamente spiegati
in questo modo: ma nessuno riflette che pochissimi saranno i corsi d’acqua,
almeno dalle nostre parti, che sfilano dritti verso un torrente, un fiume, un
lago o un mare. Allora anche qui bisogna
pensare ad una radice antica o antichissima, presente ad esempio, nell’idronimo
svizzero Turt-männa la cui prima componente forse
richiama il germanico *trott-on ‘correre’ come l’it. trottare,
ted. tret-en ‘camminare’[1]. Credo che possa tagliare la testa al toro il Rio del Ritorto, un affluente del torrente
Letimbro in Liguria.
Anche la componente Capo- quindi, non dovrebbe far
riferimento al capo, in quanto
‘scaturigine, sorgente’ come nell’espressione capo d’acqua che di solito indica una sorgente, ma a tutto il ruscello, in quanto corso (d’acqua). E qui torna a
fagiolo quanto dicevo a proposito del significato di capo- nel termine capo-scala (cfr. articolo presente anche nel mio blog =aprile 2020) dove
esso indica tautologicamente, sempre a mio parere, il movimento della scala. Entro
questa visione delle cose non dovrebbe
suonare un’enormità l’accostare capo-
persino al giapponese kawa, gawa ‘fiume’.
Cap-equa è il nome di
una sorgente in quel di Cappa-docia-Aq., paese alle sorgenti del fiume Liri. L’elemento –equa equivarrà al lat. aqu-a(m) ‘acqua’, mentre -docia richiamerà l’it. doccia, tosc. doccia ‘sorgente’, ecc. Naturalmente l’idronimo, passato ad
indicare l’agglomerato urbano formatosi nei pressi, ha subito l’inevitabile
influsso del noto nome geografico antico Cappadocia,
una regione dell’Asia Minore. Dal libro
delle Decime ecclesiastiche del sec. XIV risultano denominazioni del paese come
castri Cappa-docii e Capa-dotia. Trattandosi di toponimo antico e stante la
presenza nelle vicinanze dell’idronimo citato Cap-equa, la derivazione fatta da C. Marcato[2] secondo
la quale il toponimo avrebbe origine certamente da un antroponimo
(soprannome o cognome) rispondente all’abruzzese cappodòzie ‘capo,
principale di mala compagnia’ registrato dal vocabolario del Finamore, è da considerare per lo meno azzardata. Piuttosto farei notare che il significato
d’origine del termine aiellese-abruzzese capës-dozië
(di cui ho parlato in un articolo del novembre 2019 del mio blog) doveva
essere semplicemente ‘capo’ se a San Demetrio nei Vestini–Aq. esso viene
riferito al santo protettore del paese.
Cap-érnë è il nome di una fonte alpestre di Aielli-Aq
il cui secondo elemento deve avere a che fare con la radice del fiume Arno[3],
fatta risalire ad una base *arna (letto incavato di fiume) o ad
una base *er-, *or- (mettere in movimento, agitare),
con vari riscontri in Italia, Francia e Svizzera.
Che
sornioni i toponimi!
[1] Per una disamina più approfondita di questa
radice trot- si veda il mio articolo Etimologia
di it.torrente presente nel mio blog pietromaccallini.blogspot.com
(giugno 2009).
[2] Cfr.
Aa.Vv. Dizionario di Toponomastica,
UTET, Torino 1997.
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