martedì 2 giugno 2020

La Fondë di Sorgë (La Fonte del Topo)



     Nella sua bella opera Toponomastica del comune di Opi-Aq. lo studioso Davide Boccia dà la seguente spiegazione dell’idronimo in epigrafe ricadente sul territorio comunale di Pescasseroli-Aq:  Questo toponimo potrebbe contenere al proprio interno il soprannome di una persona legata in qualche modo a tale località, probabilmente poiché proprietaria di un appezzamento di terreno posto in prossimità della sorgente in questione”.

   L’autore Davide Boccia è persona molto meticolosa e molto addentro ai fenomeni linguistici dialettali: appassionato, preciso, puntuale. Ma questo tipo di esegesi di un toponimo, che ricorre abbastanza spesso nell’opera, ne rivela, a mio avviso, una tendenza, piuttosto negativa,   a sistemare su un piano di contemporaneità, o quasi, entità toponimiche le quali, essendo per così dire abbarbicate sul terreno debbono di conseguenza risalire, in gran parte, ad epoche veramente immemorabili, oltre il limite stabilito dal latino, in fondo abbastanza vicino a noi.   

   Ora questa sua spiegazione mi pare una mera ipotesi basata su nulla, tranne la sua pur legittima volontà di dare una indicazione purchessia, per quanto improbabile, diciamo così, al 98-99 percento. A me pare che l’idronimo, invece, si presti a considerazioni, sebbene non completamente dimostrabili, almeno capaci di strappare qualche realistico consenso in quanto tratte dalla stessa natura dell’idronimo, senza ricorrere a motivazioni esterne.

    Credo di non formulare una mera supposizione se faccio notare che il nome della fonte pare presentare la stessa radice di it. sorg-ente, il quale evidentemente ci perviene da una forma volgare latina *surg-ent-e(m), dato che nel latino classico il sostantivo normale per ‘sorgente’ era. font-e(m) o anche, al plur., sali-ent-es ‘fontane, zampilli’.  Come aggettivo surg-ent-e(m) poteva accompagnarsi a sostantivi come font-e(m) ‘fonte’ o altri.  In francese si ha addirittura la forma source ‘sorgente, fonte’, termine radicale senza suffisso, come nell’ingl. surge ‘ondata, flusso’.  Ognuno ricorda le petrarchesche acque del fiume Sorga in Provenza che ispirarono al poeta la grande poesia di Chiare, fresche e dolci acque.  Non esprimo solo un pio desiderio se dico che, andando a spulciare nella toponomastica dei vari comuni italiani e stranieri, quasi sicuramente si incontreranno altri idronimi simili: esso è composto quindi, presumibilmente, di radice diffusa in lungo e in largo e non può finire ad indicare solo il soprannome di qualcuno che possegga un terreno nei pressi di una sorgente di tal nome, che pure si potrebbe verificare, ma che non può fare storia. 

   Nei nostri dialetti si incontra la voce suri-èndë < lat. *surg-ent-e(m) ‘sorgente’ che però, come ho detto, in latino classico non compare. Ad Aielli è solo un toponimo femm. plur. Le Suri-èndë.  Eppure il termine doveva esistere senz’altro, e lo si desume proprio dalla forma dialettale, la quale presume una velare sonora /g/ che tra vocali solitamente scompare senza lasciare traccia, in altri casi, come in questo, si trasforma nel suono vocalico /i/.  La parola doveva essere già presente ben in profondità nella storia del latino, prima che la velare /g/ assumesse un suono palatino dinanzi alla vocale /e/. Il verbo lat. surg-ĕre ‘alzarsi, sorgere’ è spiegato come composto dalla prepos. sub ‘sotto, da sotto’ + il verbo reg-ĕre ‘dirigere, reggere, guidare’ (infatti si ha anche la forma sub-rig-ĕre al posto di surg-ĕre) ma non è escluso, a mio parere, che almeno nel significato di ‘sorgere, scaturire’ esso reinterpreti una radice prelatina per ‘sgorgare, sorgere’.

   Per rendersi conto, poi, che in questi tipi di idronimi il membro -ente  non era la desinenza del participio presente dei verbi relativi, bisogna sorbirsi l’articolo Etimologia di it. “torrente”(giugno 2009)  presente nel mio blog pietromaccallini.blogspot.com.  Per ora dico solo che esiste, ad esempio, l’idronimo Ente relativo ad un torrente della Toscana meridionale.

 

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