Dalle nostre parti l’espressione in
epigrafe significa ‘iniziare una conversazione con uno sconosciuto’ ma altrove
significa anche ‘trattenere qualcuno in una conversazione lunga e fastidiosa’. E il bottone che c’entra?
Secondo me la locuzione è nata e cresciuta all’ombra
di una espressione germanica tipo quella tedesca ein
Gesprǟch an-knüpf-en ‘intavolare una discussione’. Il
verbo an-knüpf-en significa letteralmente ‘intrecciare, allacciare’ e
fa diretto riferimento al ted. Knopf ‘bottone’, tanto che il verbo
simile an-knöpf-en significa proprio ‘abbottonare’, sicchè è
presumibile che quando un tedesco pronuncia an-knüpf-en ‘allacciare’ non può non avere in mente il bottone(Knopf) e l’azione di abbottonare. Il conversare,
insomma, cioè lo scambio di parole è
visto come un intreccio di bottoni
per cui il solo attaccare bottone (probabile traduzione italiana di un verbo
germanico an-knüpf-en), senza l'aggiunta di Gespraech 'discorso', passò a significare
metaforicamente ‘iniziare una conversazione’.
E l’altro significato di ‘conversazione
lunga e fastidiosa come si sviluppo? Probabilmente proprio dall’operazione di attaccare un bottone, ad esempio alla
giacca, ma nel senso di legarlo,
cucirlo al bordo della giacca (non nel senso di abbottonare la giacca, dunque), operazione alquanto fastidiosa e
noiosa.
C’è anche l’espressione arcaica affibbiare
bottoni che significava ‘ parlar male di qualcuno’. In questo caso il bottone secondo me non c’entra affatto, ma esso è una sorta di
accrescitivo della parola botta nel
significato di ‘battuta pungente e provocatoria’ nei riguardi di qualcuno, di
cui si vuole mettere in rilievo qualche lato negativo. Sicchè affibbiare
bottoni potè ben significare ‘appioppare maldicenze’ a qualcuno.
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