Nel vocabolario abruzzese di D. Bielli compare
anche questa espressione, che in realtà era dovuta ad una ripetizione
tautologica per ‘mazza, bastone’, e che
significava ‘lippa’, cioè il gioco e il bastoncino appuntito più piccolo, usato
nel desueto gioco della lippa.
L’etimo è presto detto: si tratta del termine gr. kont-όs ‘asta, lancia, pertica’, a.ind. kunta ‘lancia’
incrociatosi col verbo kentè-ein ‘pungere, stimolare’.
Il termine tosc. lippa considerato onomatopeico
(l’onomatopea è il refugium peccatorum
dei linguisti, quando non riescono ad individuare una radice) è veramente di
difficile interpretazione, a meno che non ci arrivi da qualche dialetto
germanico, da una forma *(k)lip(p) apparentata
con ingl. club ‘mazza,manganello, bastone’, con la caduta della gutturale sorda iniziale come in ingl. lean
‘appoggiare, essere inclinato’, dalla radice di
lat. in-clin-are ‘inclinare, piegare, abbassare’.
Mi
pare poi abbastanza possibile che il termine lippa si sia incrociato
con il verbo ingl. leap ‘saltare’, dato che il gioco consisteva nel far saltare il bastoncino appuntito
colpendolo alla punta col bastone più
grande, per poi ricolpirlo al volo e lanciarlo lontano. Il verbo inglese leap ‘saltare’ in antico
inglese era hleap-an proveniente
da *cleap-an la cui radice assomiglia a quella di
club
‘mazza, manganello’. Sembra quasi che il gioco si sia sviluppato dai vari
significati che la radice poteva assumere, compreso quello di ‘colpire con la
mazza’.
Nel
Bielli si incontra anche la voce zìpp-ërë ‘lippa’ probabilmente dal dialettale abruzzese zippu
‘fuscello’ cioè ‘sottile ramoscello’. Ma non è escluso che essa rimandi all’ingl. tip
‘punta’ nel senso di legnetto affusolato
della lippa. In inglese il termine
per lippa è tip-cat ma il primo
membro viene agganciato al verbo tip ‘dare un leggero colpo’ e il
secondo è lo stesso di cat ‘gatto’: ma la cosa non quadra,
in quanto secondo me la radice deve essere quella di bruzzese cat-éllë ‘stanghetta del chiavistello’.
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